Biografia

"Non è vero che la vita si interrompa dopo la morte è invece certo che la vita si interrompa più volte nel corso della vita, ed è a questa forma di interruzione che si deve attribuire una rilevanza non prevista, o almeno trascurata nelle “biografie” e di rado presente nelle scritture autobiografiche."

M. Ranchetti, Scritti diversi

© Foto: Maurice Haas

Anna Ruchat, traduttrice e scrittrice. Nata a Zurigo nel 1959, cresciuta in Canton Ticino, ha frequentato il liceo a Roma e ha studiato filosofia e letteratura tedesca tra la sua città natale e Pavia.

I suoi esordi letterari sono legati alla traduzione e, in particolare, quella di Il respiro e Il freddo di Thomas Bernhard, pubblicati per le edizioni Adelphi. Da allora ha tradotto molti scrittori di lingua tedesca, tra cui Friedrich Dürrenmatt, Victor Klemperer, Nelly Sachs, Paul Celan, Mariella Mehr, Christine Lavant, Alexander Kluge.

Nel 2004 ha esordito come scrittrice col volume di racconti In questa vita, edito da Casagrande e vincitore del Premio Schiller e del Premio Chiara 2005. Nel 2006 ha pubblicato la sua prima raccolta poetica intitolata Geografia senza fiume (Campanotto) e, in collaborazione con la fotografa Elda Papa, il racconto Il male minore (Ed. Fondazione Beltrametti). Nel 2009 è uscita, in collaborazione con l’artista Giulia Fonti, la raccolta di poesie Angeli di stoffa (Pagine d’Arte) e, nel 2010, il romanzo breve Volo in ombra (Quarup). Nel 2011 ha pubblicato Terra taciturna e Apocalisse (Campanotto), un’opera accompagnata dai disegni di Daniele Brolli, e l’anno successivo Il malinteso (Ibis). Nel 2014 pubblica il poemetto Binomio fantastico (Di Felice), nel 2017 Lì e l’ombra (Pagine d’arte) e nel 2018 Gli anni di Nettuno sulla terra, edito da IBIS e con il quale vince il Premio svizzero di letteratura 2019, nel 2021 pubblica la raccolta di poesie La forza prigioniera (Passigli), nel 2023 Spettri familiari (Ibis – Finis Terrae) e, in collaborazione con Nicola Navone, Una casa sul lago (Officina libraria). Nel 2024 per le edizioni Fuori dal coro del Libraio di MendrisiOmbre e fossili.

Ha collaborato con testate italiane (“Il Manifesto”, “Pulp”, “Il primo amore”) e la Radio della Svizzera Italiana. È stata docente presso la Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli di Milano dal 2000 al 2020. Dal 2002 al 2019 si è occupata della Fondazione dedicata al poeta Franco Beltrametti (1937-1995) e dal 2012 lavora come adattatrice di documentari per la rubrica Il Filo della Storia (RSI). Nel 2021 ha dato vita con Fabiano Alborghetti a la Casa della letteratura di Lugano a un corso annuale per traduttori editoriali. Dal 2022 collabora, per l’insegnamento della traduzione, con il Fusp di Rimini